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Sognare una porta o un portale

A tutti è capitato di sognare una porta oppure di trovarsi davanti più porte, a dei portali, a degli ingressi di diverso genere, in diversi contesti. Le porte rappresentano infatti un elemento comunissimo della vita di tutti i giorni. Allo stesso tempo però alle porte sono legati simboli, immagini, usanze e un intricato universo metaforico. Tante culture in differenti epoche hanno riservato ai “passaggi” una particolare aurea di mistero e di potenza sovrannaturale.

Gli antichi romani avevano identificato una precisa divinità che presiedeva tutti i passaggi, le soglie, gli inizi materiali e immateriali di ogni cosa, il Dio Giano. Questo dio, caratterizzato da un doppio volto rivolto in due direzioni opposte era un custode vigile di ogni inizio e di ogni fine e veniva spesso celebrato quando si dava il via ad una nuova impresa.

Non aprire mai le porte a coloro che le aprono anche senza il tuo permesso

Non a caso proprio a lui è stato intitolato il mese di gennaio, il primo mese dell’anno. Nell’antichità la sua immagine “bifronte” veniva riprodotta in prossimità di porte e di passaggi sovrastati da archi, di cancelli.

Allo stesso modo, sin dai secoli più remoti le cattedrali cristiane disponevano di porte maestose, finemente istoriate, ricche di simboli che indicavano la sacralità dell’ingresso del luogo. In molte parti del mondo vi è ancora oggi l’usanza di collocare l’effigie di animali reali o mitologici agli ingressi di una città o di un edificio. In Cina, ad esempio, vicino ad una porta è molto comune vedere un dragone, mentre in Occidente si trova molto spesso la rappresentazione di un leone all’ingresso di un giardino o di palazzo. Nel 1993 a Las Vegas è stato inaugurato un casinò il cui ingresso era costituito interamente da una gigantesca testa di leone. Sentiamo molto forte la necessità di proteggere le “porte”, gli ingressi, di inquadrarle in un ordine metafisico che protegga i nostri transiti.

Anche nei sogni le porte non possono non rimandare a questa idea di passaggio. Raffigurano il simbolo di un cambiamento, di un passaggio di stato, di un confine tra passato e futuro, che in alcuni casi può rivelare un’incognita. Possono rappresentare nuove opportunità e dinamismo, ma anche paura e senso di chiusura. A fare la differenza è in che modo la porta ci appare in sogno.

Una porta o più porte in sogno genericamente ci stanno ad indicare una nuova strada che si sta aprendo avanti a noi. È un periodo in cui siamo propensi al cambiamento, probabilmente abbiamo preso coscienza di qualcosa che fino a poco tempo fa ignoravamo e possiamo ora andare oltre la situazione che viviamo.

Una porta che si apre davanti a noi può significare una nuova opportunità legata ad una scelta che dobbiamo compiere. La porta che si apre è una proposta. Può capitare di sognare anche più porte che si aprono contemporaneamente, o di restare indecisi davanti ad una di queste, dubbiosi sull’attraversarla o meno.

Se sogniamo di dover aprire una porta vuol dire che è il momento di prendere decisioni importanti e di mettere in atto azioni improrogabili. Non è più tempo di tergiversare, si vuole cambiare è tempo di una transizione netta, che dobbiamo compiere in prima persona. Sta solo a noi prendere in mano la maniglia, o girare la chiave nel chiavistello.

Sognare porte chiuse può invece essere sintomo di incertezze. Spesso non si sa cosa o chi vi sia dietro la porta, è difficile capire se attraversarla o meno, può rappresentare un ostacolo che fatichiamo a superare. In casi come questi, tuttavia, è importante tenere a mente che la porta chiusa potrebbe rappresentare anche protezione e sicurezza, un baluardo rispetto ad un mondo esterno ostile e minaccioso.

Se la porta è chiusa a chiave, o impossibile da aprire i significati legati a questo elemento potrebbero essere molti. Potrebbe trattarsi di un’opportunità che ancora non possiamo cogliere, di qualcosa di fronte alla quale non ci sentiamo ancora pronti.

Quando invece non riusciamo a chiudere una porta probabilmente stiamo avvertendo in noi che qualcosa è rimasto in sospeso, e questo ci turba. Il nostro obiettivo non è ancora stato raggiunto, non siamo ancora usciti da una situazione che ci ha profondamente coinvolto. A tal proposito viene spontaneo ricordare un celebre motto popolare che recita: “Quando si chiude una porta, si apre un portone”. Teniamolo sempre bene a mente.

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