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Simboli portafortuna

Oggetti e simboli portafortuna: i più potenti e i più usati

Oggetti e simboli portafortuna sono presenti e vengono utilizzati in diverse culture. Sin dai tempi più remoti l’uomo ha sempre cercato il modo di attirare la fortuna o scongiurare la mala sorte. La fortuna è un fenomeno che fa molto discutere, il mondo si divide in chi ci crede e chi invece cerca di dimostrare in modo scientifico che non esiste.

La fortuna esiste?

Alcuni credono che la fortuna sia un diritto di nascita e che alcuni nascano baciati dalla buona sorte, mentre altri preferiscono pensare che quella che chiamano fortuna sia in realtà solo il risultato di determinazione, mentalità positiva e del duro lavoro. La domanda se la fortuna sia reale o meno è ancora senza risposta, tuttavia, indipendentemente dal fatto che sia solo superstizione o meno, tutti vorrebbero essere baciati dalla fortuna di tanto in tanto!

Occorre proteggersi dalla sfortuna?

Gli amuleti portafortuna non vengono utilizzati solo per celebrare o attirare la buona sorte, in alcuni casi vengono adoperati per tenere la sfortuna alla larga oppure contrastarla. Alcune superstizioni comuni prevedono che si verificheranno una serie di disgrazie, non meglio specificate, se per caso rompi uno specchio, fai cadere dell’olio oppure del sale, cammini sotto una scala e che qualcosa di brutto ti accadrà se un gatto nero ti taglia la strada. A volte anche un sogno premonitore può presagire guai all’orizzonte. In Italia poi abbiamo l’annosa questione dei numeri 13 e 17, il primo è un portafortuna solo nel nostro paese, mentre il secondo che è associato a tante disgrazie, da noi viene del tutto ignorato.

Quali sono i simboli portafortuna?

La fortuna è simboleggiata da un ampio spettro di numeri, oggetti, piante e animali che possono variare a seconda del folklore di una cultura. Il significato di ogni simbolo portafortuna affonda le sue radici nella superstizione, nella mitologia, nell’esoterismo o nella religione. In Italia i simboli portafortuna più diffusi sono:

  • Il corno rosso napoletano
  • La coccinella
  • Il quadrifoglio
  • Il ferro di cavallo
  • La zampa di coniglio
  • L’osso del desiderio
  • Il gobbo
  • Le stelle cadenti

Qual è il portafortuna più potente?

Difficile dire se funzioni di più accarezzare una gobba oppure affidarsi a un quadrifoglio conservato tra le pagine di un libro dei sogni. Di sicuro avere un portafortuna può influenzare il tuo atteggiamento. Ci sono atleti oppure artisti che hanno i loro riti scaramantici e non fanno un passo senza il loro portafortuna preferito. I portafortuna possono influenzare il tuo atteggiamento e renderti più spavaldo oppure crearti dubbi ed incertezze. Prendi le cose alla leggera e usa i tuoi amuleti in modo simpatico e divertente, se ti diverti e ti senti più positivo hai l’atteggiamento giusto per attirare la fortuna a te!

8 portafortuna popolari contro la cattiva sorte

Se sei particolarmente legato a una superstizione oppure sei uno di quelli che ha un amuleto o un simbolo portafortuna preferito, sappi che non sei solo. Gli italiani sono sempre più superstiziosi, da un sondaggio Swg del 2021 è emerso che il 40% degli italiani crede che la fortuna abbia un ruolo importante nel loro successo, il 5% ha confessato di essere superstiziosi sempre, mentre il 35% dice di esserlo solo in determinate occasioni. Nel dubbio vi proponiamo la nostra lista di simboli e amuleti portafortuna.

#1 Il corno rosso napoletano

Il corno rosso napoletano è uno dei portafortuna più riconosciuti, la sua origine si perde nella notte dei tempi. Il corno è sempre stato considerato un oggetto simbolo di vittoria (in caccia o in guerra), fertilità e protezione. In Italia è stato introdotto prima dai Greci e poi dai Normanni, alla fine i napoletani hanno creato la loro versione che è  quella più popolare.

La legenda narra che il corno rosso napoletano rappresenti il fallo di Priapo, il Dio della Prosperità, che i Greci ritenevano protettore dalla cattiva sorte. A prescindere da ciò, il corno rosso deve avere delle caratteristiche specifiche: deve essere intagliato a mano e va sempre regalato, mai acquistato per se stessi. Attenzione, non basta, il corno deve essere anche attivato, la persona che lo regala deve pungere, con la punta del corno, la mano della persona che lo riceve.

Ottimo come portachiavi per averlo sempre a portata di mano quando serve.

#2 La coccinella

Fin dall’infanzia, ci è stato detto di non fare del male a una coccinella se si posa su di noi ed esprimere un desiderio prima di lasciarla volare via. Pare che l’origine di questo portafortuna sia ricollegabile al culto romano della dea Giunone e il suo mantello rosso simbolo di vittoria contro i nemici e le avversità (il nome coccinella deriva dal latino “coccineus”, che significa scarlatto).

In realtà il mito associato alle coccinelle è radicato in un profondo pragmatismo. Le coccinelle sono considerate le migliori amiche dell’agricoltore perché proteggono le colture da insetti indesiderati, in particolare dagli afidi, che possono arrecare gravi danni.

Il più dolce di tutti i portafortuna, basta incontrarne una e già la giornata prende una piega migliore.

#3 Il quadrifoglio

Trovare un quadrifoglio è universalmente riconosciuto come segno di buon auspicio e chissà quante volte vi sarete messi a cercarne uno in mezzo a un prato. Si tratta di un retaggio celtico, il folklore irlandese vuole che trovare un quadrifoglio (in inglese four-leaf clover) sia un presagio di buona fortuna.

La credenza risale al 18° secolo e un quadrifoglio può rappresentare speranza, amore, felicità e ricchezza. Attenzione perché in Irlanda anche il trifoglio (in inglese shamrock) è considerato un simbolo fortunato.

Da conservare tra le pagine di un libro oppure in un posto protetto.

#4 Il ferro di cavallo

Il ferro di cavallo è un altro simbolo universalmente riconosciuto di fortuna, protezione e religione, in grado di scoraggiare il male. L’origine di questo portafortuna è legata alla leggenda di Saint Dunstan, un fabbro che diventò arcivescovo di Canterbury nell’anno 959. Bloccò con un ferro di cavallo il diavolo  che gli aveva chiesto di essere di ferrato.

Per essere liberato, il demonio fu costretto a giurare che non avrebbe mai più varcato nessun luogo protetto da un ferro di cavallo. Questa leggenda portò alla adozione di questo amuleto portafortuna da parte dei militari che partivano in guerra. Il ferro di cavallo viene spesso inchiodato, come difesa dagli spiriti maligni, sopra le porte o in luoghi dove le persone passano frequentemente. Una credenza diffusa è che per poter funzionare, il ferro di cavallo deve essere appeso ad una porta con le estremità rivolte verso l’alto.

Sembra fatto apposta per essere appeso sopra la porta di casa.

#5 La zampa di coniglio

Questo amuleto è considerato un portafortuna in diverse culture anche se la sua genesi è controversa. Qualcuno fa risalire l’origine al mito della “Mano della gloria”, l’arto mozzato di un impiccato che veniva conservata in salamoia. Altri invece lo ricollegano ad usanze nate nel 600 a.C. e arrivate fino al Medioevo.

Pare che portare una zampa di coniglio appesa al collo potesse curare il mal di denti e proteggere dagli spiriti maligni. Stranamente era una pratica diffusa anche tra i nobili che avevano l’usanza di offrirla come regalo. Diversi riti e racconti ma tutti con una cosa in comune , non deve trattarsi di una zampa di coniglio qualsiasi. A seconda della cultura, il coniglio deve essere ucciso da una persona con particolari caratteristiche fisiche o cacciato mentre si trova su un determinato terreno, ad esempio un cimitero. Il fatto curioso è che il primo amuleto portafortuna apparteneva ad una lepre. In seguito, con la diffusione del coniglio nel nuovo mondo, si è passati ad un animale più facile da reperire.

Il portafortuna più raro, deve avere delle caratteristiche particolari, non tutte le zampe sono uguali.

#6 L’osso del desiderio

Il simbolismo dell’osso del desiderio è sinonimo di fortuna, speranza e per il futuro. Quello che sembrava essere un rito anglosassone ha invece origine nel nostro paese e parte niente meno che dagli antichi Etruschi. Quando un pollo veniva ucciso in sacrificio, gli Etruschi deponevano quello che noi chiamiamo l’osso del desiderio (tecnicamente noto come forcula) al sole in modo che le persone potessero toccarlo e continuare a usare il potere divino del pollo anche dopo la sua morte.

Le persone toccavano l’osso esprimendo dei desideri e questa tradizione si è tramandata fino a noi. L’usanza di spezzare l’osso è stata accidentalmente introdotta dai Romani. Pare che i soldati si contendessero il diritto a strofinare l’osso, a volte con tale foga che finivano per spezzarlo. Da lì la tradizione che, la persona che rimane con il pezzo d’osso più grande può ottenere i favori della fortuna.

Non mi risulta si vendano ossa del desiderio online, se volete tentare la sorte dovete per forza mangiarvi il petto di pollo.

#7 Il gobbo

Sia i greci che i romani raffiguravano figure gobbe nella loro arte e scultura, ed era opinione diffusa che strofinare la gobba di una persona afflitta da questa deformità avrebbe portato fortuna. In molte culture antiche, i gobbi, così come gli albini e i nani, venivano considerati servitori degli dei, si pensava che queste persone fossero in grado di elargire denaro e fortuna a coloro con cui entrano in contatto.

Il gobbo, un tempo era un portafortuna molto popolare in Italia, specie nel meridione dove sono nati degli amuleti noti con il nome di “gobbetti”. Questo simbolo veniva di solito raffigurato come un omino che indossava un abito elegante e un cappello a cilindro. Nelle raffigurazioni contemporanee ha un corpo di corno rosso e in una mano regge un ferro di cavallo mentre con l’altra fa le corna. Toccare la gobba era una pratica molto diffusa tra i giocatori.

Il miglior amuleto portafortuna per la vostra macchina, da appendere allo specchietto retrovisore.

#8 Le stelle cadenti

Una stella cadente, presto esprimi un desiderio! Le stelle sono la mappa dell’universo e nel corso della storia molte culture hanno fatto affidamento su di esse per  analizzare gli eventi e predire il futuro. Una stella cadente può indicare che il cambiamento, la fortuna, la fertilità o l’amore stanno arrivando da te. Alcune persone credono che le stelle cadenti ci colleghino agli dei, al purgatorio e al resto dell’universo. Altri sostengono che siano anime nuove, mentre alcuni pensano che siano anime defunte che vogliono ricordarci che sono ancora tra di noi.

Tolomeo credeva che le stelle cadenti fossero causate dagli dei che, quando si sporgevano dal cielo per osservare gli umani sulla terra, le facevano accidentalmente ruzzolare. Pare che in quei momenti gli dei fossero più predisposti ad ascoltare le suppliche degli umani e da qui l’associazione tra stella cadente e desiderio. Particolare molto importante, se volete che si avveri,  il vostro desiderio deve rimanere segreto e non deve essere rivelato a nessuno.

Sicuramente il simbolo portafortuna più romantico, a volte basta solo lo spettacolo della notte di S. Lorenzo e poco importa che il desiderio si avveri.

Quali sono i portafortuna più usati?

Dipende dalle latitudini e dalle culture. Il trifoglio, quadrifoglio e ferro di cavallo sono tra i simboli portafortuna più popolari in occidente, in Italia prevalgono il corno rosso napoletano e la  coccinella. Quello più popolare in assoluto dovrebbe essere il Maneki-neko, il gattino portafortuna che spesso viene scambiato per cinese mentre in realtà è giapponese.

Che cosa porta fortuna in casa?

Il ferro di cavallo è l’amuleto più appropriato, nasce proprio per quello. Il corno e il gobbo sono altri due simboli portafortuna che non mancano nelle case del centro-meridione.

Cosa regalare per portare fortuna?

Senza dubbio un corno rosso napoletano, questo amuleto nasce proprio per essere regalato. L’usanza vuole che non possa essere comprato per se stessi e che per portare fortuna deve essere ricevuto in volo. Anche la zampa di coniglio è un amuleto portafortuna che nel passato veniva dato in dono.

Qual è un colore che porta fortuna?

Oltre ai già menzionati trifoglio e quadrifoglio dobbiamo per forza menzionare il bambù cinese. Il bambù fortunato, noto anche con il suo nome botanico Dracaena sanderiana, è un regalo popolare per coloro che vogliono augurare il feng shui e altri tipi di benedizioni. Il numero di steli di bambù che compongono il regalo, conferisce un significato o una benedizione diversi.

Quale pietra porta fortuna?

Senza dubbio il quarzo citrino, noto anche come “pietra dei mercanti”, che viene impiegata come amuleto, serve ad accumulare ricchezza e favorire il buon esito degli affari. Viene considerata da molti come la pietra “del successo” perché aiuta a promuovere lo sviluppo personale e l’abbondanza, soprattutto nel mondo degli affari e del commercio. I mercanti usavano riporla tra i soldi per scongiurare i furti.

Qual è l’animale che porta fortuna?

Coccinella a parte, l’animale più fortunato è l’elefante. In ambito feng shui, gli elefanti rappresentano saggezza, protezione, forza e sono auspicio di buona fortuna! Nell’induismo, l’elefante è il simbolo di Ganesha, il dio della fortuna e della protezione.

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