Di cosa si tratta
Il sogno lucido è un’esperienza che può aver interessato molte persone, si stima che almeno il 20%della popolazione occidentale si renda protagonista di questo tipo di avvenimenti onirici. Nei paesi orientali in realtà, questa pratica è molto più diffusa, perché fa parte della tradizione specialmente legata al pensiero Buddista ma anche Taoista ed essa riscuote una grande attenzione soprattutto nell’ambito dello Sciamanesimo.

L’abbinamento della parola “sogno” all’attributo “lucido” è avvenuto per la prima volta nel 1923 ad opera dello psichiatra e scrittore Frederik Van Eeden. Quest’ultimo definisce onironauta il sognatore lucido, ovvero colui che fa l’esperienza di avere coscienza del proprio sogno. L’onironauta è colui che sa di stare sognando. Proprio questa affermazione: sognare di stare sognando, può sembrare quasi un paradosso. Invece tale consapevolezza diventa inevitabilmente molto affascinante da poter studiare, in quanto sottintende che venga permesso al soggetto di manipolare la propria realtà, ovviamente a livello onirico. Durante tutto il percorso di vita, si dorme per circa un terzo del proprio tempo, ed in media si può sognare anche due ore per notte. Le esperienze multisensoriali di cui una persona si rende protagonista durante il sonno quindi possono essere davvero molteplici.
Cosa è e come si analizza un sogno lucido?
Nella vita da svegli, condividiamo con gli altri la sfera di mondo legato alla fenomenologia, la quale quindi presenta delle regole comprovate e che fanno parte di discipline scientifiche condivise. Invece nel mondo del sogno, i fenomeni perdono la loro linearità e così le percezioni legate agli accadimenti possono essere molto meno prevedibili e regolari.
Un requisito fondamentale, per poter analizzare questo tipo di sogni e verificare che l’esperienza onirica possa essere riconosciuta come tale, è che il sogno stesso venga ricordato dal soggetto. La possibilità di potersi muovere in un sogno è molto interessante, anche per andare a sviscerare ulteriori capacità della nostra mente e del cervello. Ad esempio, la capacità creativa della mente si esplica proprio nel sogno, l’attività della parte destra del cervello viene incrementata mentre dormiamo e sogniamo. Quando si ha la consapevolezza di stare sognando non si subisce più passivamente ciò che avviene nel sogno ma esso può esser modellato a nostro piacimento, interagendo in esso in modo creativo. Si possono eliminare personaggi o situazioni che stanno incutendo paura, ad esempio.
Nel sogno lucido vi sono anche elementi incongrui che non appartengono alla vita della veglia, si possono infatti incontrare personaggi fantasiosi, defunti, paurosi. Il paradosso di incontrare ad esempio qualcuno che in vita non c’è più diventa estremamente emozionante ed interessante, in quanto il cervello permette di chiedere cose e parlare alle persone che si incontrano, favorendo quindi la risoluzione di situazioni rimaste in vita come sospese. Oppure ci si trova davanti ad un pericolo, ad un nemico e si ha la possibilità di neutralizzare tali situazioni spiacevoli o paralizzanti. Tutto ciò poi ha un grande impatto sulla vita durante la veglia in quanto dà la possibilità di reagire alle situazioni, infondere più forza, è come se l’esperienza onirica possa trasformarsi in una palestra in cui allenarsi per rivedere le situazioni, al fine di realizzare il proprio potere. Il sogno lucido permette di educare la mente a passaggi mentali insoliti, evitando di considerarla sempre e solo in maniera oggettiva ma ponendosi di fronte ad essa in modo soggettivo e quindi con la consapevolezza di poterla mutare.
Si possono studiare i sogni lucidi?
I sogni lucidi si realizzano durante la fase REM del sonno. Per poter studiare il fenomeno gli psicofisiologi hanno lavorato con soggetti esperti che avevano affinato la capacità di avvicinarsi al proprio mondo onirico, appuntando subito i numerosi sogni lucidi che erano soliti fare durante le fasi di sonno. Tenere il diario personale dei sogni, è una pratica molto diffusa tra i sognatori lucidi, al fine di allenarsi al ricordo nel momento del risveglio, per evitare che tutto il sogno svanisca. Esistono anche diverse tecniche di induzione al sogno lucido, alcune agiscono direttamente per mantenere lo stato di veglia cosciente prima di entrare nella fase Rem, altre invece aiutano il sognatore a raggiungere una consapevolezza di stare sognando mentre il sogno è già avviato. Tali tecniche comunque richiedono tempo e particolare propensione da parte del soggetto. Per avere la consapevolezza che si sta sognando poi si possono svolgere durante il sogno dei così detti test di realtà. In questo modo è possibile individuare nel sogno quegli elementi che servano per caratterizzare proprio il mondo onirico e non quello reale. Per alcuni studiosi i sogni lucidi, permettendo la loro manipolazione interna da parte del soggetto stesso che li compie, riescono ad ottenere dei notevoli effetti terapeutici, alla luce del fatto che il sogno diventa una immagine mentale molto potente.
Uno dei massimi studiosi dei sogni lucidi è LaBerge, il quale riporta numerosi casi in cui lo stato di ansia viene ridotto proprio nel momento in cui il soggetto riesce a vivere l’esperienza ansiogena prima nel sogno lucido, in modo da poterla poi controllare nella vita reale, a seguito dell’esposizione graduale allo stimolo fobico avvenuta durante il sogno. L’idea di base è che le capacità di reazione alla paura possano poi estendersi gradualmente anche alla vita reale. Gli studi sui sogni lucidi comunque hanno ancora grandi margini di approfondimento, pur se il loro interesse si sta diffondendo in maniera molto ampia e va anche ad investire numerosi campi, dalla psicologia all’arte, alla letteratura ma ancora si tratta di esplorare molte delle conseguenze sia a livello psicologico che a scopo terapeutico-clinico.